venerdì 26 maggio 2017

Falsi dentisti: 3 consigli utili per difendere la propria salute


Ormai sono all'ordine del giorno i casi di cronaca in cui falsi dentisti vengono scoperti e denunciati dalle forze dell’ordine. Nonostante i continui controlli e le campagne di sensibilizzazione, il fenomeno risulta essere in costante aumento in tutta Italia.

Ma perché le cliniche dentistiche (abusive) attraggono così tanto le persone? La causa è probabilmente da attribuire alla mancanza di strutture del Sistema Sanitario Nazionale adeguate al numero dei pazienti e ai costi, molte volte elevati, delle cliniche private. In questo modo i prezzi fin troppo convenienti dei dentisti abusivi attraggono i malcapitati pazienti in cerca di risparmio, inconsapevoli dei rischi e pericoli a cui vanno incontro.  
Esercitare la professione medica senza i titoli di studio richiesti e l’adeguata preparazione è un reato molto grave, oltre a rappresentare un pericolo per la salute di chi si sottopone a interventi e terapie.
Come si può capire, quindi, se ci stiamo affidando ad un vero dentista?
Prima di tutto è importante verificare i titoli di studio del medico: grazie al portale della Federazione Nazionale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri si può vedere se il dentista è regolarmente iscritto all'albo e abilitato all'esercizio della professione. Inoltre è sempre meglio approfittare delle prime visite gratuite messe a disposizione da molti studi dentistici per approfondire la professionalità del medico e del suo staff, in questo modo è possibile vedere anche le condizioni dello studio e degli attrezzi utilizzati, assicurandosi che sia un ambiente sterile e salutare. Se bisogna eseguire interventi più impegnativi, prima di lasciarsi convincere dai prezzi convenienti, è meglio chiedere e confrontare l’opinione e i pareri di altri dentisti.   

I dentisti consigliati da ConvenzionIstituzioni hanno superato gli standard di qualità della piattaforma dopo un’accurata selezione e consentono a tutti gli operatori di pubblica amministrazione e di giustizia di ottenere un valido sostegno per loro e le loro famiglie senza mettere a rischio la propria salute. Se sei un carabiniere, un poliziotto, un dipendente delle forze dell’ordine e della P.A. condividi il servizio con i tuoi colleghi.


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