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Ansia Panico Depressione Apatia Insoddisfazione
Lo sapevi che può dipendere da problemi di Dipendenza?
Sapresti distinguere una passione irrinunciabile da una dipendenza?
Nel mio studio di Psichiatra e Psicoterapeuta giungono persone con sintomi diversi tra loro e a volte coesistenti o alternati.
E come diceva Foucault i medici inseguono i pazienti che poi cambiano i loro sintomi cosicché i medici (un po' ingenuamente) ricominciano l’inseguimento in un circolo vizioso senza fine.
Il mio credo è che non bisogna inseguire i sintomi senza aver capito la sostanza del problema della persona. Essa oggi risiede nel tema della Dipendenza senza la Sostanza (come la droga o l’alcol), e la più nascosta e insidiosa è quella affettiva (incapacità a separarsi da figure di attaccamento relazionale). Bisogna imparare a distinguere il sottile confine tra la dipendenza normale dalle cose e/o dalle persone da quella patologica. Essa è legata spesso alla struttura narcisistica, alla bassa autostima, a desideri di onnipotenza o sentimenti di impotenza e alla bramosia di un oggetto a cui aggrapparsi per sentirsi sicuri.
Voglio quindi dire che nella maggior parte dei casi, dietro all’ansia, alla depressione, al panico e ad altri problemi psichici c’è la dipendenza ed un narcisismo subdolo perché il narcisismo non è solo visibile agli occhi sotto la forma di una persona appariscente e accentratrice ma spesso è invisibile ed in forma liquida, cioè caratterizza una persona che si iperadatta, che porta con sé tutto il peso del mondo e i problemi dell’altro sulle sue spalle sviluppando i sintomi che lo portano poi dal clinico e ad assumere anche psicofarmaci.
Ci sono poi molte persone che si difendono in veri e propri comportamenti compensativi che sono le addictions: shopping compulsivo, gioco d’azzardo, bulimia, working addiction, bisogno di essere perfetti e approvati, sex addiction etc., tutte anch’esse dipendenze senza Sostanza chimica anche se con comportamenti autodistruttivi.
A volte è più semplice di quel che sembra, mentre i pazienti cercano di ingannare se stessi e di conseguenza il medico con sintomi poliformi e cangianti. Io non mi faccio ingannare dopo anni di esperienza clinica e di studi e insegnamento in materia di dipendenza e narcisismo e nuove forme di sofferenza emergenti.
A volte può essere necessario assumere un farmaco se il funzionamento sociale è compromesso o rischia di compromettersi; con un inquadramento piuttosto veloce del caso posso però essere di aiuto utilizzando psicoterapie brevi, focalizzate sul problema, terapie di gruppo utilissime in questi casi, psicoterapie a termine non prefissato anche se è il caso richiamandosi alla psicodinamica a qualche elemento inconscio che ci ostacola e si ripete nel tempo. Sono per trattamenti integrati e personalizzati.
G.B. Shaw diceva “l’unica persona che mi capisce è il mio sarto, perché non pretende che io entri in pantaloni a taglie standard ma ogni volta mi prende le misure per confezionarmi l’abito giusto per me(…)”che nel nostro caso è il trattamento.
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