Trovarsi feriti nel bel mezzo di uno scontro a fuoco, in balia del nemico e senza poter contare sul supporto medico immediato, è il peggior scenario per un soldato impegnato in una missione militare.
Lo pensa anche il tenente dell'Esercito Italiano Francesco Stagni, medico anestesista civile all'ospedale di Sassuolo e ufficiale medico del corpo militare della Croce Rossa in ausilio diretto all'esercito per l’assistenza sanitaria. Impegnato in molte missioni contro il terrorismo in Medio Oriente, in particolare in Afghanistan, Gibbuti e Dacca, il tenente Stagni ha deciso di avviare il primo training di autosoccorso studiato ad hoc per le squadre dell’antiterrorismo delle forze dell’ordine. Il corso, che si basa sull'addestramento dei militari americani, permette ai soldati di mettersi alla prova grazie a simulazioni di scenari reali ed essere in grado di intervenire in caso di ferite gravi ed emorragie grazie al supporto di device salvavita.
Sicuramente un addestramento del genere potrebbe aiutare molto i nostri militari italiani impegnati nelle zone di guerra, costantemente sotto attacco del fuoco nemico, permettendogli di provvedere alla propria vita e a quella dei propri compagni in caso di ferimento.
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