Un nuovo episodio di violenza tra giovani si è verificato a Napoli, città presa di mira nell'ultimo periodo da alcune baby gang composte da ragazzini, per la maggior parte minorenni. Nemmeno la presenza dei militari dell'Esercito intimorisce la loro arroganza.
E' bastato uno sguardo di troppo alla ragazzina del gruppo per scatenare l'aggressività e la violenza della baby gang: tre ragazzi sono stati inseguiti a lungo dal gruppo, minacciati con espressioni dure e gravi, sul lungomare di Napoli. Durante l'inseguimento le tre vittime si sono rifugiate nei pressi di una pattuglia dell'Esercito, con due militari dell'operazione Strade Sicure armati di fucile, in cerca di protezione, ma la baby gang non si è fatta intimorire e hanno cercato di picchiare comunque i ragazzi accerchiando i soldati. Mentre due del gruppo hanno affrontato i militari, che nel frattempo avevano chiamato i rinforzi e cercato di mantenere la calma, gli altri sono riusciti a colpire le vittime con diversi pugni al volto, ma all'arrivo dei carabinieri il gruppo si era già dileguato.
L'Esercito è presente a Napoli, come in molte città d'Italia, per il progetto Strade Sicure con lo scopo di rintracciare ed eliminare eventuali attacchi terroristici e cellule islamiche estremiste, ma secondo i militari questi ragazzini, tra i 10 e 12 anni, non hanno rispetto della divisa e nemmeno paura di ciò che comporta affrontarli e dei reati che commettono, consapevoli del fatto che non possono arrestarli.
Il ministro dell’Interno ha messo a disposizione 100 uomini in più tra Polizia e Carabinieri nelle zone più a rischio, in modo da riuscire a contrastare le baby gang e intervenire il più presto possibile, prima che questo terribile fenomeno si propaghi anche in altre città.
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