venerdì 22 settembre 2017

Festa amara per i 200 anni del Corpo della Polizia Penitenziaria


"C'è chi festeggia i 200 anni di nascita della fondazione del nostro corpo, mentre i colleghi si suicidano"
Il 19 settembre, a Roma, il Presidente Mattarella e le più alte cariche governative italiane hanno celebrato il bicentenario della fondazione del Corpo della Polizia Penitenziaria. Nel frattempo i sindacati della polizia penitenziaria erano davanti a Montecitorio a protestare e a denunciare le condizioni critiche in cui vive il personale delle carceri. 
Il sovraffollamento delle carceri, le numerose violenze e aggressioni al personale, la riduzione del numero degli agenti, ma soprattutto l’aumento del numero dei suicidi, sono tutti fattori che portano la protesta ad un altro livello, una situazione non più sostenibile dagli uomini e dalle donne della Polizia Penitenziaria. 
Le manifestazioni di protesta si sono svolte davanti ai carceri di diverse città in tutta Italia e le richieste degli agenti erano sempre le stesse: permettere al personale di lavorare in condizioni migliori, con più sicurezza e di ottenere adeguati strumenti per garantire l’incolumità dei poliziotti penitenziari
Il malessere generale che circola nell'intero corpo dovrebbe far riflettere gli organi di competenza a riorganizzare e migliorare tutto il sistema penitenziario italiano
Il Corpo della Polizia Penitenziaria contribuisce quotidianamente al mantenimento dell’ordine all'interno delle carceri italiane, nonostante le numerose situazioni di disagio, per questo motivo ConvenzionIstituzioni ha deciso di stipulare un nuovo accordo con l‘Ente di assistenza per il personale della Polizia Penitenziaria, così da garantire un risparmio reale e un valido sostegno agli agenti e alle loro famiglie


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