“E’ tempo di dare il giusto rispetto ai militari italiani”: così si apre l’articolo di Elizabeth Braw, professore associato presso il Consiglio Atlantico, pubblicato dal magazine statunitense Politico.
Un articolo interamente dedicato alle forze armate italiane, al loro contributo e impegno nel contesto europeo e nelle missioni internazionali, e nel quale vengono chiamati, meritatamente, “maestri” per la loro capacità di fare molto nonostante un budget nettamente inferiore a quello di altri Paesi. Il Ministero della Difesa italiano, infatti, spende solo l’1,11% del PIL, mentre il parametro di riferimento per i Paesi Nato raggiunge il 2%. L’impegno dimostrato dai militari italiani, però, li colloca tra i più attivi nell'ambito della difesa europea, diventando i “Poliziotti d’Europa”.
Secondo l’articolo del Politico, nei primi mesi del 2017 solo la Guardia Costiera italiana ha salvato nel Mediterraneo 21.540 migranti da 188 navi, mentre la Marina Militare ha recuperato 3.344 persone e la Guardia di Finanza altri 400. Inoltre le numerose missioni attive nel mondo, come in Medio Oriente, in Afghanistan o nei Balcani, vede impegnati oltre 6.000 militari italiani, dimostrando ancora una volta come il contributo dei nostri soldati sia maggiore rispetto al Pil e in termini di impegno - secondo il precedente capo di Stato maggiore della Difesa Vincenzo Camporini - “siamo inferiori solo agli americani”.
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