lunedì 5 febbraio 2018

Aumenti stipendio Forze dell'Ordine: un'elemosina elettorale

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Denuncia Domenico Pianese Segretario Generale del COISP

Dopo 9 anni di blocco, finalmente il tanto atteso rinnovo contrattuale per il comparto delle forze armate e di polizia e il conseguente aumento dello stipendio. Un evento atteso da tanti poliziotti, militari e carabinieri che speravano in una gratificazione dopo il lungo periodo di stallo e che invece si è dimostrato, secondo i sindacati, solo una “presa in giro” ed “elemosina dello Stato”. 
Doveva essere un risultato storico quello di venerdì, invece la firma del nuovo contratto ha scontentato non poche persone, dalle rappresentanze sindacali del comparto Sicurezza e Difesa agli stessi dipendenti, scatenando non poche polemiche. Dopo una lunga attesa, i dipendenti delle forze armate e dell’ordine riceveranno in busta paga aumenti intorno ai 40 euro, 70 euro per i funzionari, incrementi che, secondo i sindacati, fanno pensare alla sola propaganda pre-elettorale con il fine di ricevere un maggiore gradimento in previsione delle elezioni di marzo.   
Molti si sono mobilitati anche nel web, rispondendo al tweet di “vittoria” del ministro Madia per la firma del nuovo contratto. Parole di sdegno e di rabbia si sono susseguite tra i vari commenti e non sono mancate frasi ironiche di rassegnazione come quella di un agente delle Forze dell’Ordine: “Mi congratulo con voi, ora posso permettermi un caffè in più al giorno al bar”.   
Anche il Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, denuncia attraverso un comunicato le menzogne che il Governo ha raccontato per “estorcere” la sottoscrizione del contratto, sfidandoli ad un confronto. 
Poco più di 1 euro al giorno di aumento non è il giusto compenso per chi rischia la vita ogni giorno


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