Grazie alle indagini delle Digos di Piacenza e Torino, ieri sono stati arrestati i due manifestanti che avrebbero aggredito il carabiniere durante il corteo antifascista a Piacenza lo scorso sabato 10 febbraio.
Durante la manifestazione, circa 400 persone hanno sfilato per la città scortate da 80 agenti tra poliziotti e carabinieri. Una volta raggiunto il centro della città alcuni manifestanti hanno cercato di cambiare il percorso e in quel momento, bloccati dalle forze dell'ordine, sono iniziati gli scontri.
5 carabinieri feriti e 11 persone denunciate con vari capi di imputazione come istigazione a delinquere, lesioni aggravate, resistenza, minacce e violenza a pubblico ufficiale: questo è il bilancio degli scontri. Uno dei carabinieri caduto a terra è stato accerchiato da un gruppo di manifestanti e colpito ripetutamente, oltre che con calci e pugni, anche con lo scudo sottratto poco prima al militare stesso. Il brigadiere ha riportato diverse contusioni e la frattura scomposta della spalla, per la quale è stato operato nei giorni scorsi.
Ieri dunque gli arresti dei due responsabili del pestaggio del carabiniere, avvenuti a Torino e in provincia di Pavia: uno avrebbe fatto lo sgambetto al militare, l'altro lo avrebbe colpito più volte con lo scudo.
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