giovedì 29 giugno 2017

Non paghi il taxi? Percorri 48 km a piedi: le "sentenze creative" di un giudice nell'Ohio


Restare sul ciglio della strada, con un maiale e un cartello: "Questo non è un poliziotto". È la pena applicata ad un uomo che aveva insultato alcuni poliziotti, chiamandoli, appunto, "maiali". Una delle tante sentenze originali che, nell’Ohio, ha emesso il giudice Michael Cicconetti.

Sì, avete letto bene. Non condanne "ordinarie", ma pene "personalizzate", proposte in alternativa al carcere o alla multa. L'obiettivo? Mettere l'imputato nelle condizioni di comprendere le conseguenze del suo agire. La chiamano "giustizia creativa": un metodo per "punire" e "rieducare".

Così, una donna che aveva abbandonato dei cuccioli nella foresta ha dovuto passare una notte intera nei boschi e un uomo che aveva rubato dei soldi destinati ai senzatetto ha trascorso una giornata nelle loro stesse condizioni.

E ancora: una ragazza che non aveva pagato la corsa del taxi ha dovuto percorrere a piedi ben 48 km, mentre una coppia sorpresa a commettere atti osceni in un parco pubblico è stata "invitata" a ripulire il parco, oltre a pubblicare un annuncio di scuse.

Un ragazzo sorpreso alla guida in stato di ebbrezza, invece, è stato accompagnato in un cimitero: ha fatto visita a persone morte in incidenti provocati da automobilisti ubriachi.

Lunga la lista delle "sentenze creative" emesse da Michael Cicconetti. Sentenze che, da quelle parti, a quanto pare, sembrano funzionare: gli imputati difficilmente si sono ritrovati nuovamente davanti a un giudice.

Cosa ne pensate? 




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