Il primo gennaio, nell'esplosione di un pacco bomba a Firenze, posizionato davanti a una libreria considerata vicina a CasaPound, un artificiere della Polizia rimase gravemente ferito. L'agente, intervenuto per esaminare l'ordigno, perse un occhio e una mano.
Questa mattina, a sette mesi di distanza, le indagini sull'episodio hanno portato all'arresto di cinque persone: si tratterebbe di cinque anarchici. I provvedimenti sono il frutto delle attività investigative svolte dalla Digos di Firenze e dal Servizio Centrale Antiterrorismo.
Attività che hanno condotto, sempre nelle scorse ore, all'arresto di altre tre persone in relazione ad un altro attentato, avvenuto il 21 aprile scorso, contro la caserma dei Carabinieri di Rovezzano (Firenze), colpita dal lancio di una molotov. Anche in questo caso, i fermati sarebbero tre anarchici.
Le operazioni, svolte a Firenze, Roma e Lecce, hanno visto coinvolte circa 200 persone, tra poliziotti e uomini dell'Arma.
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