In sintesi: l'Inps sarà il punto di riferimento dei controlli per malattia, non solo nel privato, ma anche per i dipendenti pubblici, finora affidati alle Asl.
Ad essere interessate saranno tutte le amministrazioni dello Stato, con alcune eccezioni: resterà fuori, ad esempio, per «esplicita previsione legislativa», «il personale delle Forze armate e dei corpi armati dello Stato e del corpo nazionale dei vigili del fuoco». Esclusi inoltre «gli enti pubblici economici, gli enti morali, le aziende speciali».
Quella in avvio a settembre sarà una prima applicazione sperimentale di un cambiamento che punta «all’armonizzazione della disciplina dei settori pubblico e privato in materia di fasce orarie di reperibilità - si legge nel documento dell'Inps -, nonché alla definizione delle modalità per lo svolgimento degli accertamenti medico legali».
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