martedì 1 giugno 2021

CORPO A CORPO tra J.H. SCULTZ e A. LOWEN

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Tra coloro che più hanno contribuito a dare importanza al lavoro sul corpo sono da ricordare innanzitutto Schultz e Lowen, fondatori rispettivamente del training autogeno e della bioenergetica.

Se si va a vedere il lavoro che propongono, in particolare gli esercizi, vediamo che nella bioenergetica si lavora sui singoli organi (spalle, caviglie, collo ecc.) per ridare a ciascuno di essi quella carica energetica che per qualche ragione è andata perduta o meglio è stata bloccata. Lentamente aumentando con gli esercizi la sensibilità corporea, aumentando la carica energetica nei diversi organi, l'energia di tutto il corpo aumenta e inizia a scorrere in tutto l'organismo creando benessere psicofisico; dal corpo alla mente quindi. Mente e corpo sono in fondo la stessa cosa "quello che succede nella mente riflette quello che succede nel corpo e viceversa" dice Lowen. (1)

Se ora guardiamo agli esercizi del primo livello del training autogeno vediamo che sono tutti esercizi che riguardano il corpo (pesantezza, calore, calma, cuore, respiro, plesso solare, fronte), sembra quindi impossibile stabilire una differenza con il lavoro proposto da Lowen, il training autogeno viene usato anche nelle palestre e nella preparazione ai diversi sport, il che dimostra la centralità che ha in esso il corpo.

Tuttavia gli esercizi vengono proposti in modo completamente diverso; nel training autogeno si chiede alla persona di ripetere mentalmente la formula che contiene il messaggio per il corpo, ad esempio "il mio braccio destro è pesante" oppure "il mio cuore batte calmo e regolare", cioè si parte dalla mente per arrivare al corpo; non a caso Schultz ha alla base della sua formazione l'ipnosi che fa uso di messaggi per influenzare sia l'inconscio che il corpo, consentendo sia di evocare ricordi dimenticati che di provocare anestesia su determinati organi.

Gli esercizi ideati da Lowen invece partono tutti dal corpo, mirano a potenziare le sensazioni, ad aumentare la percezione del proprio corpo e ad entrare sempre più in contatto con esso. Questo consente di entrare in contatto con le emozioni e soprattutto di acquisire la capacità di esprimere ciò che si sente. Dal corpo alla mente quindi. Lowen ha alla base della sua formazione la psicoanalisi nella versione di W. Reich che vede nella centralità del corpo il concetto base per la ricerca di una libertà completa e reale della persona, in aperta polemica con tutte le posizioni che mettendo al primo posto mente e spirito e dimenticano completamente il corpo.

Per entrambi comunque la ricerca del benessere passa anche attraverso un lavoro sul corpo. Sembra proprio che l'esperienza dia ragione a entrambi.

Chissà come sarebbe andata se avessero potuto incontrarsi. E' risaputo che tra intellettuali bastano anche piccole divergenze di idee per scatenare liti furiose. Qui però si aggiunge il fatto che Schultz era membro della società tedesca di psicoterapia, diretta da Matthias Heinrich Goring, cugino del famoso gerarca nazista, e col nazismo condivideva splendide idee quali lo sterminio dei disabili e la persecuzione degli omosessuali; Lowen era un 'liberal' americano che ha passato tutta la vita a propagandare la libertà sessuale e la capacità di provare gioia e piacere come base per una vita sana e una società democratica. Si può star certi che in un loro eventuale incontro avrebbero finito col passare dalle parole ai fatti, a un corpo a corpo, colpo su colpo.

(1) La citazione è presa da “Espansione e integrazione del corpo in bioenergetica”- A.e L. Lowen-Astrolabio 1979


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