giovedì 4 febbraio 2021

Diplopia, il difetto della visione doppia

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Il difetto visivo della visione doppia, diplopia, si verifica quando l’immagine di uno stesso oggetto appare sdoppiata in due immagini sovrapposte o affiancate.

Approfondiamo la conoscenza di questo difetto dalle molteplici cause.

Cosa è la diplopia

Il termine diplopia indica visione doppia, vengono cioè visti due oggetti anziché uno.
Essa rappresenta un sintomo presente in diverse patologie di pertinenza oculare o neurologica ed è spesso associata ad altri sintomi come:
  • Mal di testa
  • Nausea
  • Vertigini
  • Dolore all’occhio
  • Ptosi palpebrale, cioè la palpebra superiore tende a cadere coprendo l’occhio e disturbando quindi la visione
Spesso viene riferito come unico sintomo dal paziente, ma può associarsi a molti altri segni e sintomi oculari come calo del visus, nistagmo, alterazioni della pupilla, dolore, esoftalmo o generalizzati quali paralisi, tremori, disturbi dell’equilibrio.

Forme di diplopia

La diplopia si classifica in forma monoculare e forma binoculare.

La forma monoculare si presenta con uno solo dei due occhi aperti ed è legata ad alterazioni dell’occhio che producono uno sdoppiamento dell’immagine vista da un solo occhio.
Le cause più frequenti sono:
  • Difetti di refrazione non corretti
  • Cataratta
  • Maculopatie
  • Cisti e rigonfiamenti palpebrali
  • Cheratocono
  • Pterigio
La forma binoculare si manifesta solo con entrambi gli occhi aperti ed è legata ad un cattivo allineamento degli occhi. In questo caso i bulbi oculari non sono ben allineati tra loro (strabismo) e quindi mirano in punti diversi producendo sdoppiamento dell’immagine. La visione torna normale se uno dei due occhi viene coperto.
La causa principale è una disfunzione dei muscoli estrinseci, come avviene nello strabismo.
Gli assi visivi, essendo deviati, proiettano l’immagine su due punti retinici diversi, non corrispondenti nei due occhi, creando due immagini distinte.
In conseguenza di questo il cervello non riesce a fondere le due immagini provenienti da due occhi di conseguenza si vede sdoppiato.

Cause diplopia binoculare

Le cause di diplopia binoculare sono molteplici e possiamo riassumerle così di seguito:
  • Scompenso di uno strabismo presente dall’età infantile e mai identificato, forma non causata da alterazione neurologica.
  • Alterazioni retiniche, anch’esse non causate da alterazioni neurologiche.
  • Alterazioni centrali della motilità oculare molto spesso provocate da ictus cerebrale nel paziente anziano e da patologia demielinizzante, tipo sclerosi multipla nel giovane.
In questi casi la diplopia è in genere accompagnata da altri sintomi neurologici.
  • Paralisi periferiche, multiple o isolate, dei nervi cranici oculomotori (III-IV e VI nervo cranico), provocate da alterazioni ischemiche spesso in corso di diabete e/o ipertensione.
Possono essere anche provocate da diversi tipi di tumori o aneurismi intracranici in fase di rottura, in cui la diplopia può essere l’unico sintomo lamentato dal paziente.
  • Tutte le patologie dell’orbita su causa infiammatoria, tumorale o nel corso di ipertiroidismo.
  • Patologia muscolare in particolare nel corso di miastenia gravis e diverse forme di distrofia muscolare.
In questi casi è presente una disfunzione dei muscoli che, soprattutto in corso di miastenia, può inizialmente interessare solo i muscoli oculari per poi estendersi a tutto l’organismo.
In questo caso può provocare quadri di paralisi multiple che possono anche compromettere gravemente la respirazione, mettendo a repentaglio la vita del paziente.

La diagnosi della diplopia

La diagnosi di diplopia si basa innanzitutto sul distinguere se si tratta di diplopia binoculare o monoculare.
La forma di diplopia monoculare scompare solo chiudendo l’occhio affetto ed è sufficiente la sola visita oculistica per individuare alterazioni oculari.
Nella forma binoculare il disturbo scompare chiudendo uno dei due occhi ed è necessario associare anche una valutazione neurologica che verrà poi quasi sempre integrata da esami diagnostici specifici come RM, TC, angiografia cerebrale, elettromiografia, esami ematici.
Inoltre è sempre prevista una visita ortottica con una attenta valutazione della motilità oculare associata ad esami specifici come schermo di Hess o cover test con prismi.

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