Pubblicate ieri dal Censis le classifiche delle università italiane: un appuntamento che, anche quest'anno, ha prodotto un'articolata analisi del nostro sistema universitario.
Sono 40, in totale, le graduatorie elaborate dall'istituto di ricerca. Gli atenei - statali e non statali, divisi in categorie omogenee per dimensione - sono stati valutati in relazione alle strutture disponibili, ai servizi erogati, al livello di internazionalizzazione e alla capacità di comunicazione 2.0.
LE PRIME IN CLASSIFICA
Tra i "mega" atenei statali, cioè quelli con più di 40mila iscritti, la prima posizione spetta a Bologna, seguita da Firenze e Padova. Tra i "grandi" (20 - 40mila iscritti), invece, a guidare la graduatoria è Perugia, con Pavia e Parma sul secondo e terzo gradino del podio.
Nella classifica degli atenei "medi" (10 - 20mila iscritti), il vertice è occupato da Siena ("tallonata" da Trento e Sassari), mentre Camerino si attesta prima tra le università "piccole" (fino a 10mila iscritti), seguita da Teramo e Macerata. Tra i politecnici, invece, è Milano a guidare la graduatoria.
Per quanto riguarda gli atenei non statali, prima posizione alla Bocconi per le "grandi" università, mentre Roma Luiss e Bolzano guidano rispettivamente le classifiche dei "medi" e "piccoli" atenei.
Elaborate inoltre dall'istituto di ricerca, per gli atenei statali e non, le graduatorie della didattica relative alle lauree triennali e alle lauree magistrali a ciclo unico.
Le classifiche complete sono consultabili sul sito del Censis.
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